Migliora in 3 step la definizione degli obiettivi aziendali

La definizione degli obiettivi aziendali è il cuore di ogni strategia d’impresa.

Fissare i punti di arrivo rappresenta l’attività più importante per l’azienda: perché soltanto sapendo qual è il traguardo si può organizzare il percorso che condurrà ad esso. Per questo non si tratta di un’attività da condurre con leggerezza, ma da programmare in modo ragionato.

La definizione degli obiettivi aziendali passa per alcuni step fondamentali.

Step 1: Valuta ogni tuo obiettivo con il modello SMART

Lavorare per obiettivi si è dimostrato un modello vincente nell’attuale mondo del lavoro. Perché abbia senso, però, è fondamentale definire obiettivi concreti, raggiungibili, che possano guidare l’operato dell’azienda e di ogni singolo membro che ne fa parte, dal responsabile HR al dipendente.

In questo senso, risulta determinante la definizione degli obiettivi SMART, ovvero obiettivi che rispettino queste caratteristiche: Specific (specifici, ovvero ben determinati, definiti), Measurable (misurabili in termini di numeri, dati e KPI), Achievable (raggiungibile, fattibili, credibili in base alla forza di cui l’azienda dispone), Relevant (rilevanti, importanti, che abbiano un senso strategico per l’impresa), Time-bound (ossia definibile nel tempo, con coordinate temporali definite a monte).

Se si seguono questi 5 criteri, si è già sulla buona strada per la definizione di obiettivi aziendali che sappiano guidare l’operato d’impresa, verificarlo nel tempo e, per certi versi, facilitarlo. Ma questo è solo il primo step.

Step 2: Definire piccoli obiettivi per grandi obiettivi

Il primo passo nella definizione degli obiettivi aziendali ci dice come devono essere gli obiettivi per guidare l’attività d’impresa. Ebbene: questo schema funziona per qualsiasi tipo di obiettivo, sia quello a breve che a medio lungo termine.

Per obiettivi, infatti, non dobbiamo intendere per forza quelli finali: ogni “macro obiettivo” può essere suddiviso a sua volta in tante milestones, il che equivale a disseminare il percorso verso il traguardo finale di “tappe” da raggiungere entro un tempo predefinito per facilitare il raggiungimento della meta.

Detto in altro modo: i più piccoli obiettivi, una volta raggiunti, contribuiscono a raggiungere il grande obiettivo finale. Ecco perché è importante considerare entrambi nella cosiddetta definizione degli obiettivi aziendale.

Fare questa suddivisione aiuta l’impresa anche in un’altra attività: quella della suddivisione dei compiti.

​​Analizzare ogni obiettivo e spacchettarlo nei suoi “sotto obiettivi” permette di assegnare a ogni divisione o team aziendale il risultato da raggiungere. Tutto ciò permetterà sia di motivare la squadra al lavoro sia di organizzare i processi di lavoro in modo più ordinato ed efficiente per il raggiungimento dell’obiettivo finale.

Step 3: Scegli quali KPI tenere sotto controllo

Definire gli obiettivi e organizzare i processi di lavoro in tanti altri sotto obiettivi non è ancora abbastanza: così facendo, un’azienda ha in mano solo la “mappa del viaggio”, ma non il modo per valutare se questo avverrà secondo il percorso tracciato “sulla cartina”.

Prima di partire, serve infatti un “navigatore” che possa indicarci se stiamo andando nella giusta direzione. E qui veniamo allo step numero tre nella definizione degli obiettivi dell’azienda: scegliere con quali KPI monitorare i nostri obiettivi a breve, medio e lungo termine.

Questa attività va fatta a monte: significa che bisogna decidere in fase di definizione degli obiettivi d’impresa quali saranno gli indicatori di performance aziendale di cui tenere conto per analizzare e valutare questi obiettivi. Soltanto così sapremo sempre quali dati osservare per comprendere se stiamo andando nella giusta direzione e, in caso contrario, aggiustare il tiro.

I KPI indicano infatti quali sono le prestazioni necessarie per raggiungere l’obiettivo prefissato.

Oltre a scegliere quali KPI tenere sotto controllo, bisogna trovare anche il modo di monitorarli in tempo reale, proprio come avviene con un GPS.

La strada più semplice è affidarsi a dei sistemi gestionali che, attraverso formule di calcolo automatiche, tengano sotto controllo il raggiungimento dei risultati prefissati, misurando costantemente e in tempo reale le prestazioni dell’azienda.

Un esempio è il modulo MBO e performance del gestionale evohrp: dedicato al mondo delle risorse umane, il sistema permette di condividere con tutto il personale la definizione degli obiettivi aziendali, assegnando compiti ad ogni lavoratore in base al risultato attesa dall’azienda.

Oltre all’assegnazione dei compiti e dei ruoli, il gestionale monitora costantemente il lavoro, offrendo ai responsabili HR uno strumento per la definizione dei pesi e delle regole di calcolo per il raggiungimento degli obiettivi, cui è possibile anche assegnare dei meccanismi di premi, fondamentali per incentivare il personale a dare il massimo.

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