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Gli straordinari sono le ore di lavoro prestato oltre il classico orario di impiego settimanale.
Il datore ha importanti responsabilità nei confronti del lavoro straordinario: esiste infatti una normativa precisa di casi, limiti, diritti e maggiorazioni che interessano i dipendenti impegnati a lavorare oltre l’orario previsto dal loro contratto.
In questo articolo ti spieghiamo quanto potrebbe essere utile l’impiego di un gestionale HR per il conteggio e la retribuzione degli straordinari.
Che cosa sono gli straordinari: la definizione secondo la legge
Il lavoro straordinario, come suggerisce il nome stesso, è il lavoro “al di fuori dell’ordinario”. Può infatti capitare che, in periodi di particolare carico di lavoro per l’azienda, un dipendente sia “costretto” a prestare il proprio lavoro per un periodo di tempo superiore alla norma.
Ovviamente, gli straordinari sono tali solo se rappresentano un’eccezione: ecco perché non si deve eccedere e “sforare” l’orario di lavoro con costanza.
La legge stessa pone dei limiti al lavoro straordinario, limitandolo a situazioni ben specifiche.
A definire i limiti degli straordinari è il D.Lgs. 66/2003, che sancisce che:
- il lavoro straordinario è il lavoro prestato oltre il normale orario di lavoro, ovvero oltre le 40 ore settimanali;
- la durata medio/massima dell’orario di lavoro, in una settimana, non può superare le 48 ore, comprese le ore di lavoro straordinario;
- Il ricorso a prestazioni di lavoro straordinario deve essere contenuto;
- Il ricorso al lavoro straordinario è ammesso soltanto previo accordo tra datore di lavoro e lavoratore per un periodo che non superi le 250 ore annuali.
Ovviamente, le ore svolte dopo l’orario normale di lavoro devono essere retribuite in modo diverso rispetto alle ore di lavoro standard.
L’importanza di tenere traccia del lavoro straordinario
Tutto quello che abbiamo detto finora mette bene in luce la necessità e l’importanza di registrare le ore lavorate dai dipendenti e di tenere monitorate le eventuali ore di straordinario, se non altro per rispettare i limiti imposti dalla legge.
In primis, è importante che ci sia trasparenza sugli straordinari, sia per il lavoratore sia per il datore di lavoro: il primo deve infatti conoscere quali sono i suoi diritti e qual è lo stipendio che gli spetta in caso di un carico di lavoro maggiorato; il secondo deve sapere quanto riconoscere al dipendente per il suo impegno.
In più, se le ore lavorate oltre il classico orario di lavoro diventano uno standard, il datore di lavoro potrebbe decidere di attuare delle azioni correttive: ad esempio, riorganizzare le attività aziendali, rivedere la distribuzione del lavoro oppure aumentare il personale. Un motivo in più per cui conteggiare gli straordinari rappresenta una priorità per l’impresa.
Monitorare gli straordinari: l’aiuto di un gestionale HR
Il modo più semplice, trasparente ed efficace per conteggiare gli straordinari è l’impiego di un software HR per la gestione delle presenze.
Questi programmi si sostituiscono ai vecchi sistemi excel e di timbro del cartellino, ottimizzando il processo di gestione delle presenze dei dipendenti attraverso sistemi automatizzati che rendono più semplice il passaggio di informazioni all’interno dell’azienda. E tutto restituendo report dettagliati non solo su ore lavorate e ore di straordinari, ma anche in relazione a ferie, permessi, ritardi e assenze.
Ricorrendo a questo tipo di sistema, registrare le presenze e le ore lavorate diventa ancora più semplice e intuitivo, facendo risparmiare tempo e fatica nel calcolare la busta paga per i dipendenti.
In più, un software HR come evohrp consente di calcolare in automatico la retribuzione effettiva dei dipendenti in base all’orario di lavoro, agli straordinari, alle ferie e ai permessi. In questo modo, si ha la certezza di corrispondere al dipendente il giusto dovuto e persino di tenere monitorate le attività di lavoro aziendali, dando un quadro più esaustivo dello stato di un’organizzazione.
La tua azienda come calcola gli straordinari?
